21/10/2025 , Pubblicato da Redazione Area Stampa Asd Ragazzi Sprint Crispiano
Abbiamo intervistato Michele Palmisano, assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici di Crispiano, il quale ai nostri microfoni ha voluto spiegare a tifosi e cittadini crispianesi come lui e l’amministrazione comunale stanno vivendo questi mesi di svolta per lo sport crispianese…
Crispiano finalmente avrà il tanto sognato campo in erba. Come procedono i lavori? C'è una data stimata affinché il campo possa essere utilizzabile?
Il cantiere procede, siamo prossimi alla posa del tappetino di gioco mentre i campi di gioco delle altre discipline sono parzialmente completi. Il prossimo step che riguarda il campo di calcio è la prevista verifica tecnica da parte degli organi sportivi competenti, propedeutica alla posa del tappeto in erba. Ferme restando le verifiche degli enti competenti, previste dalla normativa tecnica, si può ragionevolmente pensare di utilizzare il campo di gioco a partire dal prossimo anno.
Ci descriva quale è stato l'iter burocratico affinché si è avuto il via libera per iniziare i lavori di rifacimento dell'impianto?
Il lavoro si avvia nel 2022, più di tre anni fa, quando la giunta comunale approva un atto di indirizzo con il quale attiva il procedimento tecnico-amministrativo necessario per dotarsi di un progetto esecutivo relativo alla sistemazione del Campo Sportivo Comunale di Via Quasimodo. Il progetto fu candidato al bando pubblico “sport e periferie” a giugno dello stesso anno ma senza successo.
Abbiamo candidato nuovamente il progetto revisionato al bando dell’edizione 2023 quando, finalmente, è stato selezionato e finanziato come da decreto di luglio 2024. A marzo del 2025 venivano affidati i lavori e ad aprile 2025 prendeva vita il cantiere tuttora in corso.
Mi preme sottolineare che il costo dell’opera - 920.000 € - è partecipato da una quota di cofinanziamento del nostro Ente di 40.000 € e di altri 180.000 € attinti dal “Piano di rigenerazione sociale per le famiglie disagiate”. Il bando prevedeva un contributo non superiore a 700.000 € e l’obbligo di cofinanziamento. Voglio precisare che il finanziamento ottenuto riguarda in modo prevalente i campi di gioco mentre sono escluse le aree dell’accoglienza che non rientravano in questa fase di intervento e finanziamento. Si tratta di porzioni che necessitano di adeguamenti per essere pienamente fruibili. L’Amministrazione è già al lavoro per individuare nuove linee di finanziamento che consentano di completare anche quella parte, restituendo alla comunità un impianto sportivo pienamente funzionale in ogni sua componente.
Ci descriva il progetto: che campo vedremo?
Il progetto prevede la realizzazione di un centro sportivo polifunzionale, non soltanto di un campo di calcio ma un’infrastruttura sportiva dove potranno convivere più discipline sportive. Oltre al campo di calcio a 11, con pavimentazione in erba artificiale di ultima generazione e relativo sistema di drenaggio, è prevista una pista di atletica con manto sintetico in gomma e resina a 6 corsie, un campo polivalente (calcio a 5, pallavolo, basket) con pavimentazione in resina e un campo da padel.
Sono previste opere complementari, funzionali al raggiungimento dei requisiti di sicurezza come la recinzione in metallo e le reti parapalloni estese a tutta l’area di gioco. Il progetto prevede l’efficientamento energetico del sito mediante l’installazione dell’impianto di illuminazione composto da torri faro dotate di proiettori a led, l’impianto fotovoltaico da 15 kW di potenza sulla copertura degli spogliatoi degli atleti ed un impianto solare termico per l’acqua calda degli spogliatoi. Il sistema di drenaggio dei campi di gioco consentirà il recupero delle acque meteoriche ed il conseguente risparmio di nuova risorsa idrica in linea con gli obiettivi dell’economia circolare.
Da sempre i crispianesi chiamano il campo di via Quasimodo: “campo sportivo” e oggi, finalmente, quel termine assume il suo pieno significato. In via Quasimodo, infatti, tra qualche mese avremo un’infrastruttura sportiva che immaginiamo partecipata da bambini, ragazzi e adulti che convivono in un luogo che promuove aggregazione sociale con un’offerta sportiva pluridisciplinare, nel pieno spirito inclusivo dello sport, indipendentemente dal genere, dalle abilità e dall’età.
Quel “campo sportivo” sarà una risposta alla domanda di spazi dedicati allo sport che, già significativa, può crescere coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 conseguendo obiettivi collaterali come la crescita culturale, la coesione, e la costruzione di Comunità e, in fondo, per offrire una piccola possibilità in più per scegliere questo territorio per costruire il proprio futuro. E la storia di questi ultimi mesi racconta di giovani promesse dello sport che hanno trovato la strada per esprimere talento e passione partendo da Crispiano.
Come ci si sente ad essere protagonisti e fautori di punto di svolta per lo sport a Crispiano?
Intanto voglio segnalare, come appena detto, che il lavoro parte da lontano, dal 2022. Mi preme precisare il grande lavoro di squadra che ha visto partecipare gli uffici che hanno vissuto in prima persona l’ansia della fase di caricamento del progetto tramite il portale “sport e periferie” che ha, inevitabilmente, coinvolto emotivamente anche noi amministratori.
Quindi protagonisti e fautori certamente, ma con un lavoro di squadra, permettetemi di sottolineare, che rivendico come metodo di lavoro di questa amministrazione che prova, faticosamente, ma caparbiamente, ad affrontare le problematiche che inevitabilmente si affacciano durante il cammino, con approccio integrato e organico nel rispetto dei programmi e dei piani che che ci siamo dati.
Che rapporto ha lei con la società dei Ragazzi Sprint Crispiano?
Riconosco il prestigio dell’associazione sportiva costruito promuovendo il calcio, in passato come ancora oggi, come attività sociale capace di offrire un’alternativa ricreativa alla nostra Comunità. E non mi sfuggono, tantomeno, i risultati raggiunti con la prima squadra e con le giovani promesse che cominciano a popolare le primavere di importanti squadre di calcio in giro per il Paese. Nel ruolo che temporaneamente ricopro, rivolgo la dovuta attenzione istituzionale come accade verso ogni realtà associativa che anima il nostro territorio. Parlo di attenzione “dovuta” perché come amministratore ritengo doveroso riservare attenzione verso quelle realtà che per puro senso civico, animati dalla passione personale, provano a dare il proprio contributo per la crescita della Comunità di appartenenza. E questa sensibilità merita la massima considerazione! Anche senza i proclami e le affannose ricerche di visibilità alle quali il nostro tempo ci ha abituati.
Cosa si sente di dire alla cittadinanza crispianese, che non vede l'ora di poter ammirare il nuovo impianto?
In un territorio come il nostro, afflitto da una dinamica demografica che racconta l’impoverimento costante delle fasce di popolazione più giovani, lo sport può esercitare una leva efficace che - non da sola ovviamente! - può contribuire a contenere il fenomeno demografico invertendo la tendenza che vede giovani, e anche meno giovani, di cercare spazi di vita lontano dalla propria terra, dai propri affetti.
Lo sport è anche inclusione e proprio per questo le strutture sportive rappresentano, per questa amministrazione, un asset per incrementare l’offerta e dunque la possibilità di polarizzare l’interesse della Comunità verso lo sport come forma di coinvolgimento attiva. A tutti i crispianesi vorrei dire qualcosa in più, oltre i tempi di completamento del campo sportivo.
Stiamo cercando di rendere decorose e funzionali le infrastrutture sportive che in alcuni casi superano mezzo secolo di storia. Per questa ragione siamo ancora, caparbiamente, impegnati alla ricerca di altre risorse economiche per potenziare l’offerta con l’obiettivo di valorizzare le strutture esistenti e renderle, oltre che funzionali, anche maggiormente appetibili nella convinzione che possano esercitare maggiore capacità attrattiva verso giovani e adulti.
C’è tanto da fare ancora ma l’impegno e la difficoltà non ci scoraggiano. In questa storia anche la Comunità dovrà svolgere il proprio ruolo anche attraverso la partecipazione attiva alla gestione delle strutture.