14/10/2025 , Pubblicato da Redazione Area Stampa Asd Ragazzi Sprint Crispiano
Questa settimana siamo voluti andare a conoscere più a fondo Mattia Guarini, il capitano della nostra Juniores, il quale ha già avuto modo di esordire anche con la Prima squadra. Mattia si è aperto ai nostri microfoni, raccontando alcune delle sue passioni e a quali obiettivi (calcistici e non) auspica di arrivare nella vita…
Quale è il legame che hai con Crispiano. Perché anche quest'anno hai scelto di indossare la maglia dei Ragazzi Sprint?
Crispiano per me è casa. Qui sono cresciuto calcisticamente ed è il posto in cui ho stretto dei legami forti, sia con i compagni che con la società. Anche quest’anno ho scelto di vestire la maglia dei Ragazzi Sprint perchè qui mi sento parte di una famiglia.
Il tuo soprannome è il Guaro, perché ti chiamano così?
Tutti ora mi chiamano “Guaro” perché il primo anno dei giovanissimi, il mister mi ha chiamato così per la prima volta per via del mio cognome. Dopo quel momento quasi nessuno sa che mi chiamo Mattia - ride ndr.
Quale è stata l’ammonizione o l’espulsione più “stupida” che hai preso nella tua carriera?
Per fortuna non ho preso ammonizioni o espulsioni “stupide” al massimo solo per proteste. Diciamo che non mi lascio prendere tanto da decisioni arbitrali che non trovo giuste, perché una volta che ha fischiato, una decisione (anche se sbagliata) non può essere cambiata.
Ti ispiri a Neymar e Dybala. Perché?
Sono i miei giocatori preferiti. La fantasia e la libertà con cui giocano è, per me, fonte di ispirazione. Si divertono in campo e riescono sempre a fare qualcosa di diverso. Sono giocatori che trasmettono passione. Infatti prima di ogni partita guardo alcune skills di Neymar e Dybala per cercare di imitarli.
Sappiamo che hai una passione per la lettura dei manga giapponesi. Come è nata questa tua passione?
È una passione nata quando ero bambino, con Dragon Ball. Goku mi ha insegnato che con tanto impegno e determinazione puoi superare ogni ostacolo. Nei manga ritrovo quei valori di sacrificio e crescita che mi accompagnano anche nel calcio.
La tua serie TV preferita è Prison Break e il tuo film preferito è The Conjuring saga. Spiegaci perché questi gusti?
Prison Break mi piace perché è basata su personaggi con caratteristiche di intelligenza, coraggio e determinazione. Ogni episodio ti tiene incollato e ti fa riflettere su quanto la mente possa superare ogni limite. The Conjuring invece mi affascina per l’atmosfera e la storia dei Warren: è horror, ed il coraggio che hanno ad affrontare certe situazioni.
Come mai ti piace ascoltare così tanto Sfera Ebbasta?
I testi delle canzoni di Sfera Ebbasta raccontano emozioni vere e sanno trasmettere energia. Ascolto molti suoi brani che soprattutto prima delle partite mi caricano tantissimo. Alcune canzoni mi fanno anche riflettere.
Sei fidanzato? Se si, come la tua ragazza vive il fatto che sabato e domenica li dedichi alla partita?
Sì, sono fidanzato. Lei capisce quanto significhi per me il calcio, mi sostiene sempre e viene spesso a vedermi giocare. Ovviamente qualche volta le piacerebbe passare più tempo insieme, ma sa che il calcio fa parte della mia vita e del mio percorso di crescita.
Quale è il tuo sogno? Sia calcistico che nella vita in generale?
Nel calcio sogno di arrivare il più in alto possibile, continuando a crescere ogni anno. Invece nella vita voglio essere felice e circondato dalle persone giuste, facendo ciò che amo.
Una frase che ti senti di dire ai tifosi.
Ai tifosi dico di sostenerci quanto più possibile, perché in ogni partita è come se loro lottassero insieme a noi per la vittoria.
Una frase che ti senti di dire ai tuoi compagni di squadra.
Il campionato è ancora lungo e dobbiamo avere sempre mentalità positiva, con la voglia di fare meglio, partita dopo partita. Così potremo raggiungere grandi risultati insieme.